L’uva ha recentemente cominciato a essere introdotta in alcuni prodotti per la cura della calvizie. Quali sono i suoi meriti in questo campo?
L’uva fa bene! Ma ai capelli?
Beh, in molte circostanze questo è assolutamente vero, l’uva è davvero stata un’amica dell’uomo da tempi immemori. L’uva ha la fantastica fortuna di presentare del lievito naturale nella sua buccia. Questo significa che gli esseri umani non hanno dovuto scoprire il vino attraverso un processo di tentativi ed errori, ma semplicemente aspettando che qualcuno bevesse il succo di un’uva troppo matura e il resto, come si sul dire, è storia.
Le prime notizie riguardo la coltivazione dell’uva risalgono a 6000/8000 anni fa in Georgia, nell’est dell’Europa. Si ritiene che la prima azienda vinicola, scoperta in Armenia, abbia circa 6000 anni.
L’uva cresce su alberi di vite legnosi che perdono le foglie in inverno e che in estate invece producono molte bacche succose, l’uva per l’appunto. Ne esistono molte varietà, sia per quanto riguarda il colore che per quanto riguarda il sapore. Queste caratteristiche dipendono dal terreno, dal modo in cui la vite viene curata e dalla quantità di sole o di pioggia di quella stagione specifica.
L’uva come alimento
Come parte della dieta, l’uva è un alimento sufficientemente benigno, per non dire proprio salutare. Contiene solo tracce di ciò che si potrebbe voler evitare e una porzione può apportare circa il 5% della quantità di potassio e di vitamina C che andrebbero assunte quotidianamente. Inoltre l’uva contiene alti livelli di antiossidanti, sostanze che si ritiene siano in grado di proteggere dai radicali liberi, sottoprodotti della respirazione. Questi radicali liberi possono danneggiare il DNA nel cuore delle cellule e, nel corso del tempo, causare l’invecchiamento. La teoria che gli antiossidanti proteggano dai radicali liberi non ha prove scientifiche e, anzi, alcune ricerche recenti ne hanno decisamente ridimensionato la portata. Insomma, ora come ora l’uva viene considerata una fonte di qualcosa di cui non sappiamo poi molto.
Il rapporto con la calvizie
Per quanto riguarda il rapporto tra l’uva e la calvizie, qualcuno ha fatto il ragionamento per cui, se l’uva è in grado di rallentare il processo di invecchiamento, allora è in grado anche di prevenire la calvizie e, di conseguenza, ha senso inserirla in shampoo e prodotti anti-caduta.
Il Trapianto di capelli come unica soluzione definitiva alla ricrescita
Ogni principio attivo farmacologico e naturale potrebbe migliorare sensibilmente la qualità dei capelli ma nelle zona in cui non ci sono più follicoli non è possibile stimolare la ricrescita degli stessi. Un follicolo atrofizzato non sarà più in grado di produrre un capello terminale, dobbiamo essere realisti.
L’unica soluzione nel caso in cui la calvizie sia troppo avanzata è quello di richiedere un trapianto di capelli, possibilmente in Turchia per abbassare i costi dello stesso mantenendo una qualità sempre eccellente.