Sono sempre di più le donne che, a causa di diverse motivazioni, decidono di sottoporsi ad un trapianto di capelli. Infatti, al contrario dell’immaginario comune, questo tipo di operazione è completamente applicabile anche nel caso di pazienti femminili, e può portare a risultati estremamente positivi.
Tra le cause più comuni di alopecia femminile troviamo la carenza di vitamine e minerali, l’eccessivo stress e gli sbalzi ormonali.
Ma come funziona il trapianto per una donna?
Alopecia femminile
E’ stato calcolato che, nel corso della loro vita, il 25% delle donne soffre di caduta o diradamento dei capelli. Nella maggior parte dei casi, le cause di questa condizione sono da imputare ad una alimentazione inadeguata, all’assenza di sport, allo stress quotidiano eccessivo e alzi sbalzi ormonali.
Nel caso delle donne, il diradamento non riguarda zone ben definite come gli uomini, ma è una situazione più “distribuita”. Nello specifico, esiste una scala di riferimento, detta “Classificazione Ludwig“, basata su tre stadi che identificano lo stato di avanzamento della calvizie:
- Stadio 1: è il livello iniziale della calvizie, in cui non c’è quasi nessun segno evidente sulla linea frontale. In questo stadio il diradamento parte dalla parte superiore della testa e si estende verso la fronte.
- Stadio 2: riguarda le condizioni di alopecia standard. Le donne che si trovano in questo stadio evidenziano un assottigliamento dei capelli ed un’espansione dell’area diradata.
- Stadio 3: in questo stadio sono classificate le situazioni più avanzate di alopecia femminile in cui le aree diradate sono molto estese e particolarmente visibili.
Trapianto di capelli donne
Visite pre-operazione
In modo simile al trapianto di capelli nell’uomo, anche per le donne le visite mediche pre-operazione sono una parte importante. Durante questi controlli, lo specialista esegue degli accertamenti medici sulla paziente. Sulla base delle condizioni individuali, si individua l’area donatrice e si stima la quantità di unità follicolari che saranno necessarie per rinfoltire l’area diradata.
In questi incontri verranno poi forniti alla paziente alcune indicazioni che è consigliato seguire per facilitare il raggiungimento dei risultati ed evitare complicanze durante l’operazione. Tra i consigli più comuni, non fumare e non bere alcolici nei giorni precedenti l’intervento.
Operazione
Si tratta di una vera e propria operazione chirurgica che può essere effettuata con tecniche differenti. Tra le tecniche principalmente usate, troviamo la FUE. A seconda dei casi, il chirurgo può estrarre le unità follicolari previa una rasatura di un’area di 10 cm in corrispondenza della zona donatrice.
Alternativamente, può ritenere sufficiente anche effettuare l’estrazione e poi il successivo impianto utilizzando direttamente i capelli lunghi.
Anche la tecnica FUE Direct Hair Implant è utilizzabile nel caso di autotrapianto femminile.
La durata complessiva dell’operazione, eseguita in regime di anestesia locale e pertanto indolore, è di qualche ora.
Post-operazione
A seguito dell’operazione, è consigliato il riposo più assoluto, in particolare per quanto riguarda le attività fisiche. Il ritorno al lavoro è consentito dopo qualche giorno dall’intervento.
A distanza di qualche settimana dall’operazione, è possibile notare una caduta dei capelli trapiantati. Questa situazione non deve destare preoccupazioni in quanto è del tutto normale. I capelli ricresceranno e i risultati definitivi saranno visibili dopo 8-10 mesi dall’intervento.