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L’infoltimento dei capelli è un problema di fondamentale importanza per chi soffre di caduta dei capelli.
L’alopecia, termine tecnico che indica la comune calvizie, quando colpisce può destabilizzare psicologicamente chi ne soffre. Dalla predisposizione genetica alle abitudini sbagliate, dallo stress alle patologie, diverse possono essere le cause scatenanti.
Tra tutte le soluzioni disponibili per infoltire i capelli, solo una però garantisce i risultati permanenti.
La caduta di capelli e l’infoltimento
Sono sempre di più le persone che soffrono di caduta dei capelli. Una ricerca recente ha individuato come oltre 4 uomini su 5, nel corso della loro vita, abbiamo problemi di calvizie.
Nelle donne la percentuale è intorno al 25-30% prima della menopausa, per poi assestarsi al 40%.
Molto spesso, soprattutto tra i giovani e nelle donne, i segni della mancanza di capelli hanno conseguenze psicologiche. Da una parte si può perdere l’autostima o la sicurezza in sé stessi, dall’altra può sembrarci di essere meno attraenti o meno interessanti.
Per queste ed altre motivazioni, chi soffre di alopecia cerca un modo, più o meno rapido e più o meno definitivo, per risolvere il problema.
L’infoltimento dei capelli: quali soluzioni ci sono
Fortunatamente per chi soffre di caduta di capelli, ci sono diverse soluzioni a seconda dei diversi obiettivi che si hanno.
Parrucche e patch cutanee
Indossare una parrucca è senza dubbio la maniera più rapida per simulare l’infoltimento dei capelli.
Quando si decide di acquistarne una, in funzione del prezzo si ottengono migliori risultati in termini di adattabilità, durata e manutenzione.
Una soluzione simile è la protesi ai capelli, comunemente definita come trapianto di capelli non chirurgico o anche come patch cutanea.
Queste soluzioni consentono da una parte di ottenere un risultato immediato, poiché semplicemente le si indossa, ma dall’altra non risolvono il problema della calvizie e richiede una manutenzione continua.
Infoltimento e alimentazione
Mantenere un’alimentazione corretta è una condizione che favorisce il benessere dei capelli, anche se raramente porta a ricrescita. Al contrario, un’alimentazione scorretta può favorirne la caduta.
Infatti, una delle prime cose da regolarizzare quando si perdono i capelli è l’alimentazione. Ad esempio assumere troppo frequentemente zuccheri elaborati o cibi eccessivamente grassi può favorire la caduta dei capelli.
D’altra parte, alimenti ricchi di minerali come ferro, magnesio e rame, vitamine e proteine sono la base per mantenere i capelli forti e sani.
In questo campo si può anche pensare, in accordo con il proprio medico curante, di assumere integratori alimentari specifici.
PRP e infoltimento
Un’altra soluzione frequentemente consigliata per rinvigorire ed infoltire i capelli è il trattamento con PRP.
Il termine PRP è l’acronimo di Plasma Ricco di Piastrine, una sostanza ricca di elementi fondamentali per la crescita dei capelli, il mantenimento dei tessuti e la stimolazione delle cellule staminali “quiescenti”.
Il trattamento con PRP richiede l’estrazione di sangue dal paziente che, tramite l’uso di una centrifuga, viene separato nei suoi componenti principali, tra cui un concentrato di piastrine.
Tricopigmentazione cuoio capelluto
Un trattamento di cui si sente sempre più spesso parlare è la tricopigmentazione. Essa consiste in una pigmentazione del cuoio capelluto per ricreare l’effetto densità dato dalla presenza del capello.
La tecnica, che può essere permanente ma anche temporanea, prevede l’utilizzo di pigmenti color cenere che vengono distribuiti appositamente sul cuoio capelluto.
La tricopigmentazione differisce dal tatuaggio in primo luogo poiché i pigmenti utilizzati sono costituiti da polveri metalliche inserite all’interno di guina anallergiche.
Inoltre, l’ago usato permette di depositare una quantità limitata di pigmento ad una profondità specifica, inferiore a quella del tatuaggio, lavorando anche ad un numero di battute al minuto inferiore.
Questo tipo di trattamento è immediato e si applica nei casi di effetto densità ed effetto rasato, ma non permette una ricrescita dei capelli.
Autotrapianto: la soluzione definitiva all’infoltimento dei capelli
Nessuna delle soluzioni precedentemente esposte consente di far ricrescere i capelli in maniera sostanziale in aree glabre.
A fronte di un trattamento leggermente più invasivo degli altri, il paziente può però ritrovare definitivamente la folta chioma persa.
L’autotrapianto, o semplicemente trapianto di capelli, è un’operazione chirurgica che consente di ridistribuire i capelli tra aree a diverse densità. I capelli trapiantati ricrescono in modo naturale come quelli prima di cadere, e poiché sono prelevati da aree non soggette a caduta, non cadono nuovamente.
Ci sono due tecniche principali con cui un autotrapianto può essere eseguito: FUT e FUE.
La prima, acronimo di Follicular Unit Transplantation, consiste nella rimozione di un’area di pelle dalla quale vengono prelevati i bulbi piliferi da impiantare nell’area diradata. Questo porta alla formazione naturale di una lunga cicatrice solitamente nell’area posteriore del capo.
La tecnica FUE, o anche Follicular Unit Extraction, è considerata l’evoluzione naturale della FUT in quanto non prevede nessuna rimozione di aree, ma prevede l’estrazione diretta dei bulbi che poi verranno impiantati.
Link all’immagine: https://www.clinicana.com/ru/%D0%B1%D0%BB%D0%BE%D0%B3/%D0%B3%D0%B8%D0%BF%D0%BE%D1%82%D0%B8%D1%80%D0%B5%D0%BE%D0%B7-%D0%BE%D0%B1%D0%BB%D1%8B%D1%81%D0%B5%D0%BD%D0%B8%D0%B5/