Gli ormoni sono responsabili di molto di ciò che accade nel corpo, ma quali, nello…

Il DHT, o diidrotestosterone, è una sostanza autoprodotta dal nostro organismo a partire dal testosterone.
La sua presenza all’interno dei follicoli piliferi è una dei maggiori responsabili della caduta dei capelli.
L’atrofizzazione del bulbo porta infatti alla cessazione del ciclo vitale del capello.
Integratori e medicinali possono essere impiegati per limitare l’azione del DHT e fermare la caduta dei capelli.
Cos’è il DHT
Il termine DHT è l’acronimo di una molecola nota come diidrotestosterone. Il diidrotestosterone è precisamente un ormone androgeno che viene prodotto dalle gonadi.
Tale sostanza si origina a partire dal testosterone nel nostro corpo tramite l’azione di un enzima particolare, il 5-alfa-reduttasi, o 5-α-R.
Secondo alcuni studi, all’incirca il 3% del testosterone presente nel corpo viene trasformato in DHT.
La concentrazione eccessiva del DHT nei follicoli piliferi è la causa principale della normale caduta dei capelli, detta alopecia androgenetica.
Questa condizione colpisce prevalentemente gli uomini (circa 4 su 5 ne soffrono nel corso della loro vita), ma anche le donne. Nel sesso femminile la percentuale supera il 50% dopo la menopausa.
Che cosa influenza il DHT
Il diidrotestosterone, oltre ad influenzare il ciclo vitale dei capelli, gioca moltissimi altri ruoli nel corpo umano maschile, a partire per esempio dallo sviluppo. Infatti, permette la normale crescita del pene e della prostata, ma agisce anche sulla tonalità della voce, sulla muscolatura, sulle ghiandole sebacee e, soprattutto, su peli e capelli.
Una concentrazione bassa può limitare la libido, mentre una concentrazione alta può portare all’ingrossamento della prostata.
Alopecia androgenetica e DHT
La caduta dei capelli, o calvizie, è un problema che affligge sempre più persone. Nella sua forma più comune, essa è nota con il nome di alopecia androgenetica.
Questa patologia è di origine ereditaria. Ovvero, si è geneticamente più predisposti al diradamento nel corso del tempo.
Il maggior responsabile di questo processo è proprio il DHT contenuto nel follicolo pilifero.
In pratica, se presente in quantità eccessive, il diidrotestosterone si lega ai ricettori androgeni del follicolo provocandone una progressiva atrofizzazione. In questa fase il capello si assottiglia via via, fino a quando non cade del tutto.
Per un approfondimento ulteriore sui meccanismi dell’alopecia androgenetica, segui il seguente link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12213548/.
Si può fermare l’azione della molecola?
Un modo efficace per bloccare l’azione del diidrotestosterone è inibire la sua produzione. In particolare, essendo prodotto per mezzo dell’enzima 5-alfa-reduttasi, un modo efficace per limitare gli effetti della sostanza è proprio inibire l’enzima.
Così facendo è possibile rallentare, fermare o anche invertire il processo di caduta dei capelli provocato dal DHT.
Inibitori 5-alfa-reduttasi
Un tipico farmaco che viene somministrato per limitare gli effetti del diidrotestosterone è la finasteride.
Si tratta di un farmaco approvato dall’FDA per il trattamento dell’alopecia androgenetica.
Finasteride agisce nell’organismo bloccando l’isoforma II dell’enzima 5-alfa-reduttasi.
Si assume solitamente tramite pillole di 1mg (come Propecia) e la sua terapia deve essere regolata da un medico.
Un altro farmaco con proprietà simili alla finasteride è la dutasteride. Essa permette di limitare l’azione delle isoforme I e II dell’enzima 5-alfa-reduttasi. Di conseguenza, ha effetti più forti rispetto alla finasteride.
Dutasteride non è tuttavia stata ancora approvata dall’FDA per la cura della caduta dei capelli.
Integratori anti-DHT
È anche possibile utilizzare alcuni integratori per limitare l’azione dell’ormone.
In primo luogo ci sono tutti quei prodotti contenenti la Serenoa Repens, un estratto delle bacche di una palma con azione anti-DHT. La loro azione permette di combattere in via naturale la formazione del diidrotestosterone tramite l’inibizione dell’enzima 5-alfa-reduttasi.
Un altro classico integratore di cui si sente spesso parlare è quello a base di un estratto di Mela Annurca. Questa non è altro che un mela tipica della Campania che, secondo alcuni studi, sarebbe una fonte di sostanze fondamentali per i capelli come la Procianidina B2.
Trapianto di capelli e caduta
Nel caso in cui si voglia risolvere definitivamente il problema della calvizie, la soluzione è il trapianto di capelli in Turchia.
L’autotrapianto è un intervento chirurgico che permette di ridistribuire i capelli da zone a maggiore densità, dette “donatrici”, a zone a minore densità, dette “riceventi”.
Tipicamente le zone donatrici di capelli sono quella laterale e quella occipitale. In queste aree, tra l’altro, i capelli presentano una minore concentrazione di 5-alfa-reduttasi. Pertanto, sono meno affetti dalla trasformazione in DHT.
Per queste motivazioni, chi si sottopone ad autotrapianto e soffre di alopecia androgenetica, non vedrà poi cadere i nuovi capelli trapiantati per lo stesso motivo.
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