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Biotina

Che cos’è la biotina?

La biotina, nota anche come vitamina H, vitamina B7, o vitamina I, è una vitamina idrosolubile appartenente al gruppo B, conosciuta per la sua azione benefica nei confronti di pelle e capelli e per la funzione essenziale che svolge per il corretto funzionamento del midollo osseo.

La biotina è assunta solitamente attraverso alimenti di origine animale, in particolare carne di maiale, vitello, pollo, agnello, latticini derivati quali formaggio, pesce e uova, o origine vegetale, in particolare funghi, cavolfiore, carote, spinaci e fagioli.

L’ileo svolge la funzione di assorbimento della biotina, che è poi trasportata nel fegato e infine nei tessuti. È qui che la biotina interviene nelle funzioni metaboliche, in quanto coenzima di diversi enzimi, i cosiddetti carbossilasi.

Poiché l’organismo umano non è in grado di sintetizzarla autonomamente, è essenziale assumere giornalmente gli alimenti sopracitati, o, se necessario, degli integratori e multivitaminici.

 

Quali sono i benefici per l’organismo?

Studi dimostrano che la biotina è in grado di agire:

  • Migliorando il metabolismo degli zuccheri e il profilo glicemico, intervenendo sulla condizione di insulino-resistenza in individui affette da diabete di tipo 2;
  • Rinforzando la qualità degli annessi cutanei e in particolar modo dei capelli. Sembra che biotina sia in grado di bloccare la caduta dei capelli qualora questa sia causata da un deficit della vitamina stessa.
  • Migliorando la qualità e lo spessore delle unghie;
  • Favorendo un miglior metabolismo intermedio.
  • Intervenendo in caso di rari deficit enzimatici.

Numerose ricerche sono ancora in atto. L’obiettivo è comprendere quanto effettivamente la biotina riesca a intervenire nei processi appena citati. Il mondo medico presenta pareri discordanti. Sembra, inoltre, che un’alimentazione sana e variegata sia sufficiente per fornire il corretto apporto di biotina all’organismo e che non siano necessari integratori alimentari contenenti questa vitamina.

 

Biotina e capelli

Diversi esperimenti hanno dimostrato che una carenza di biotina negli animali può provocare una caduta del pelo.

Similmente, anche nell’uomo, un trattamento con biotina può risultare utile in presenza di calvizie di tipo androgenetico o di anomalie degli annessi cutanei.

Non è necessario, secondo alcuni studiosi, che la biotina sia carente per iniziare un trattamento, soprattutto qualora le condizioni che affliggono il cuoio capelluto non presentino un’eziologia chiara.

L’assunzione di biotina è consigliata in particolar modo in caso si verifichi una caduta precoce o un processo di incanutimento prematuro dei capelli.

 

Modo d’uso e dosaggio

La quantità di biotina da assumersi sotto forma di supplementi multivitaminici raccomandata dagli esperti è di circa 30 mcg/die.

Il dosaggio medio è tuttavia molto vario e non è raro che vengano assunti fino a 2.000 mcg.

 

Avvertenze particolari

Si sconsiglia l’assunzione di biotina in concomitanza con l’avidina, presente nell’albume delle uova, poiché le due si legano e l’assorbimento della vitamina non avviene correttamente. Cuocere le uova è una soluzione semplice ed efficace per evitare questo fenomeno negativo.

L’assunzione di biotina è controindicata in presenza di ipersensibilità alla vitamina.

In caso di gravidanza o allattamento è opportuno non superare le dosi consigliate di 30 mcg/die.