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Alopecia Androgenetica

Alopecia Androgenetica e Geni

Calvizie ereditaria: quali geni trasmettono l’alopecia androgenetica?
Da secoli si conosce la natura ereditaria dell’alopecia androgenetica. Gli studiosi sanno che il corredo genetico donatoci dai nostri genitori possa essere letto per prevedere quale sia il nostro futuro in termini di caduta di capelli.

La combinazione genetica esatta coinvolta, tuttavia, non è ancora stata individuata. Analizziamo, di seguito, i dati di cui disponiamo attualmente.

 

Coinvolgimento dei geni materni

Uno studio pubblicato sull’American Journal of Human Genetics condotto nel 2005 da un gruppo di scienziati tedeschi dell’Università di Bonn sotto la guida del Dott. Markus Nothen ha dimostrato che la calvizie sia legata a fattori ereditari e in particolare alla linea materna.

Un gene relativo alla codifica di ricettori androgeni è localizzato nel cromosoma X. Tale gene è ereditato dal maschio unicamente dalla propria madre che a sua volta lo eredita dal proprio padre. Ecco perché spesso per comprendere quale possa essere il decorso dell’alopecia androgenetica di un giovane soggetto si faccia riferimento alla calvizie del nonno materno.

Gli scienziati spiegano come la calvizie precoce sia data da diverse varianti di questo gene. Generalmente si assiste a un arretramento progressivo dell’attaccatura della hair line e a un diradamento diffuso su frontale, mid-scalp e vertice.

 

Coinvolgimento dei geni paterni

Nel 2008 le equipe di ricerca dell’università di Bonn del Dott. Markus Nothen e quella del Dott. Roland Kruse dell’Università di Düsseldorf hanno scoperto che vi sono altri geni coinvolti nella caduta dei capelli.

La ricerca ha coinvolto circa 300 uomini affetti da alopecia androgenetica. Oltre 500.000 posizioni del genoma umano sono state prese in esame. Al termine sono stati individuati due geni diversi che ricorrevano con maggior frequenza negli individui colpiti da alopecia androgenetica. Uno dei due geni era quello già scoperto nello studio del 2005, mentre il secondo ancora non era stato individuato dai ricercatori.

Il primo riconfermava l’asse materno come il responsabile della calvizie. Il secondo, invece, è situato sul cromosoma 20 e può essere trasmesso sia dal padre sia dalla madre. Ecco perché non è raro osservare che se il padre soffre di alopecia androgenetica, anche nel figlio si possa verificare questa condizione.

La scoperta è stata confermata anche dall’equipe australiana del Queensland Institute of Medical Research of Brisbane, guidata dal Dott. Nicholas Martin.

Gli studiosi ribadiscono però che il fatto che altri geni non ancora individuati siano coinvolti nella manifestazione della calvizie androgenetica. Si tratta di una patologia poligenica e le ricerche continueranno.

 

Quando si manifesta l’alopecia androgenetica?

Gli studi condotti sulla calvizie ereditaria hanno fornito dei dati utili per l’identificazione della condizione.

Generalmente i primi segnali si manifestano intorno ai 30 anni, tuttavia in alcuni casi vi sono segni di diradamento già a partire dai 18 che proseguono fino alla perdita totale dei capelli già a 25 anni, ad esclusione delle zone occipitale e parietali dello scalpo, dove i follicoli piliferi sono immuni all’azione degli ormoni androgeni.

Naturalmente è opportuno non dimenticare che altri fattori endogeni ed esogeni contribuiscono alla manifestazione e all’evoluzione dell’alopecia androgenetica. Fattori psicologici, ormonali, ambientali, alimentari sono alcuni tra gli elementi da tenere in considerazione per l’anamnesi di ogni paziente.

Una ricerca americana che si concentra sulla percezione della calvizie come un problema indica una classifica dei paesi. La Germania, subito seguita dall’Inghilterra, sono i due paesi in cui la calvizie precoce causa la maggior preoccupazione.